piacere mio

Vivo con mia moglie e le nostre due figlie in una bella casa di sasso a quattrocentocinquanta metri d’altitudine, vicino a Firenze. Davanti ci sono la vigna e l’oliveto, dietro, i boschi di quercia e la tramontana. Mangio cibo locale e lo accompagno con del buonissimo Sangiovese che compro da una piccola azienda qui vicino. Cucino tutti i giorni cose semplici per tutta la famiglia.

Coltivo un piccolo orto e adoro curare il giardino. Vivono con noi tre gatti (Pomona, Marinella e Zampanò), un cane di nome Nacho, un gallo e qualche gallina. Ad una vita social praticamente inesistente preferisco pochi amici veri. Medito ogni giorno e quando posso cammino nei boschi.

Adoro passare il tempo in certe chiese romaniche, colleziono immagini di tabernacoli malmessi con dentro erbacce e madonne di terracotta, ma non sono credente. I miei santi protettori sono Dioniso, Pan, i satiri e le ninfe dei boschi.

Posso leggere Nietzsche, Sant’Agostino e Seneca nella stessa serata (e dormire sereno). Amo ascoltare certo jazz e certa musica elettronica. Canto Fabrizio de André.

I miei punti cardinali sono Giotto, Masaccio, Donatello e Brunelleschi ma la mia passione per l’arte non ha confini. Mi piacciono le vite degli artisti “difficili”, quelli che hanno patito per lasciarci tutto quel popò di roba. Amo l’arte contemporanea tranne quando è marketing, quindi seleziono parecchio.

Se fossi stato un popolo sarei stato gli Etruschi.


Sono nato nel bel mezzo della pianura veneta e a Firenze ci sono venuto appena ho potuto. Mi sono laureato al DAMS con indirizzo storico-artistico facendo il cameriere, e dopo aver cambiato almeno dieci lavori e otto case ho deciso di diventare guida turistica.

Ai modelli imposti dalla società preferisco una vita improbabile come quella che vi ho appena descritto, che ringrazio ogni giorno per essere proprio così.

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